San Donaci '57 (documentario - teaser)
San Donaci è un piccolo paese contadino dell’entroterra pugliese, al confine tra le province di Brindisi, Lecce e Taranto, in quella zona del Salento dove il vino è prezioso come l’oro. Un posto pacifico in cui si cresce all’ombra degli ulivi secolari e si aspetta settembre per annusare l’odore dolciastro del mosto, simbolo del profondo legame tra questa fiera comunità e la sua florida terra. La vendemmia è ogni anno un momento fondamentale per determinare il destino economico e sociale dei sandonacesi.
Ma nell’estate del 1957 la bellezza di questo rito, tramandato di generazione in generazione, fu interrotto bruscamente da un drammatico fatto di sangue.
Quell’anno, a partire dagli ultimi giorni di agosto, l’eccessivo ribasso del prezzo dell’uva aveva determinato una serie di manifestazioni di malcontento dei contadini, scesi nelle piazze dei limitrofi paesi di Torchiarolo, San Pietro Vernotico e Cellino San Marco per scioperare contro chi voleva ridurli alla fame. Di giorno in giorno la protesta cresceva. Furono incendiati alcuni edifici, l’ufficio del dazio e del collocamento, determinando la reazione delle forze dell’ordine che a San Pietro avevano sparato ferendo gravemente alcuni manifestanti.
Il 9 settembre il dissenso si spostò a San Donaci. Dopo una mattinata di scontri tra Polizia, Carabinieri e rivoltosi, nel pomeriggio giunse in paese una unità speciale capeggiata dall’Ispettore Rateni che diede ordine di sparare ad altezza d’uomo. In pochi tragici minuti furono colpiti a morte tre giovani braccianti: Antonia Calignano, Mario Calò e Luciano Valentini.
Poi tutto si fermò.
Chi ricorda ancora, sessant’anni dopo, quello che la stampa nazionale definì “l’eccidio di San Donaci?”
Per i giorni successivi a quegli accadimenti, tutte le grandi personalità del tempo si occuparono di questa vicenda; tra gli altri, l’allora Ministro degli Interni Fernando Tambroni, Giuseppe Di Vittorio, Giorgio Napolitano, Giorgio Bocca ed un giovane Sandro Curzi.
Cosa accadde dopo? Quali conseguenze determinò quell’avvenimento? A chi interessa più questa storia?
Fabrizio Saccomanno è un autore ed attore teatrale da molti anni impegnato nella ricerca e nella conservazione della memoria come elemento cardine per interpretare la complessità dell’attuale società.
I suoi monologhi sono pietre. Le sue storie, la sua gestualità, i suoi occhi ipnotizzano e catturano chi assiste alle sue performance in uno spettacolo denso di riflessione e coinvolgimento emotivo. Dopo aver letto “La guerra del Vino”, il libro di Alfredo Polito e Valentina Pennetta che ricostruisce con dovizia di particolari i fatti del ’57, Fabrizio inizia a scavare, così come è abituato.
L’obiettivo è realizzare uno spettacolo teatrale che riporti alla luce quelle immagini dimenticate. Incontra gli autori della pubblicazione, gli storici e gli esperti, chi ha custodito e raccolto le memorie di quanto accaduto, i testimoni del tempo; quei giovani, ormai divenuti vecchi, in grado di fornirgli qualsiasi indizio utile a ricostruire un mondo ormai perso.
Nel settembre del 2017 nasce “Sangue di quella terra”.
Quello che segue è un piccolo studio, un'anticipazione del suo intenso percorso.
SCHEDA TECNICA
Produzione: Kinebottega e Comune di Sandonaci
Durata : 7 min 33 sec
Anno di produzione: 2017
Scritto, girato e montato: Simone Salvemini con l’amichevole partecipazione di Fabrizio Saccomanno
Direttore di produzione: Emanuela Mola
Aiuto regia, fonico e grafica: Francesco Lacorte
Musiche originali: Giuseppe Cassaro
Grazie a: Domenico Fina, Gianluca Zurlo, Agnese Baldassarre, Alfredo Polito, Valentina Pennetta, Fabrizio Saccomanno, Laura Scorrano, URA Teatro, Cantina San Donaci, EchiVisivi, Azienda Agricola Chiarivì, Apulia Film Commission, Cineporti di Puglia - Lecce, Archivio di Stato Brindisi, Marco Pagano, Vito Antonio Leuzzi, Pietro Caprioli, Severino Garofano, Osvaldo Marangio, Don Marco Fina, Vincenzo Coppola, Gaetano Lolli, Antonio Pennetta, Michele Devita, Diego Brancasi, Famiglia Petrosillo, Associazione Terza Età San Donaci, Amministrazione di San Donaci; i familiari, i parenti, i testimoni dei tragici fatti del '57.
Dedicato al ricordo di Antonia Calignano, Mario Calò, Luciano Valentini