Credo

Sinossi

“CREDO” è il cortometraggio di Simone Salvemini tratto dallo scritto "La mia fede" di Pierpaolo Petrosillo e con le musiche di Mirko Lodedo. Il corto è stato realizzato nell’ambito del progetto “SMART TDM – Smart and Tourism Destination nella Terra dei Messapi", per la valorizzazione e promozione delle eccellenze del territorio rurale della “Terra dei Messapi”.

Presentato in anteprima il 5 ottobre 2021 presso l'Auditorium del Castello Normanno Svevo di Mesagne durante le Giornate del Mediterraneo Antico organizzate dal GAL Terra dei Messapi e La Rotta dei Fenici,

“CREDO” racconta la passione, l'amore e la dedizione di una “comunità ospitante" vocata ad accogliere in modo unico il visitatore e a farlo sentire parte attiva del meccanismo di tutela dei luoghi e delle tradizioni, in una logica di condivisione delle responsabilità e di rispetto del territorio.

In CREDO (sia davanti che dietro l'inquadratura) sono presenti alcuni degli uomini e delle donne che ogni giorno, instancabilmente, dimostrano il loro amore incondizionato per la Nostra Terra.

Un’opera che prova a restituire lo spirito di una comunità segnata da alcuni dispiaceri ma indomita ed entusiasta di abitare un territorio magnifico. Un oasi di grazia da difendere e preservare con tutte le forze.

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scheda tecnica


  • Genere:

    documentario creativo

  • Durata:

    4’

  • Anno produzione:

    2021

  • Produzione:

    LA KINEBOTTEGA per SMART TDM - Smart and Tourism Destination nella Terra dei Messapi"

  • Scritto e diretto da:

    Simone  Salvemini - Liberamente tratto dallo scritto “La mia fede” di Pierpaolo Petrosillo(“Calìmi”, Minigraf Edizione 2021)

  • Musiche Originali di:

    MIRKO LODEDO
  • Operatori di ripresa:

    SIMONE SALVEMINI
  • Assistente alla Regia - Secondo Operatore:

    FRANCESCO LACORTE

  • Assistente Operatore:

    CLAUDIO BEGNIS
  • Operatore Drone:

    GAETANO MASSARI - AERIALCLICK

  • Montaggio:

    Color Correction Computer Grafica - SIMONE SALVEMINI - CLAUDIO BEGNIS

  • Direttore di Produzione:

    EMANUELA MOLA
  • Voce:

    LUIGI MANFREDI
  • Traduzione in inglese:

    STEFANIA IPPATI
  • Traduzione in francese:

    COLINE TUZET
  • Backstage Fotografico:

    FRANCESCO LACORTE - EMANUELA MOLA

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Aspettando la Cuccagna

Sinossi

La comunità di Ceglie Messapica, piccolo gioiello nella Valle d’Itria, aspetta l’estate per celebrare una grande manifestazione popolare, il “Festival dei Giochi”, che ogni anno riesce a coinvolgere migliaia di persone, spinte dall’unico desiderio di giocare per le strade assolate.

Bimbi e anziani, artisti e dottori, politici e contadini, giovani migranti ed ex giocatori d’azzardo si divertono sotto lo sguardo attento del Capo-Banditore Mirko Lodedo,  compositore, musicista e “pifferaio magico”.

Mirko ci guida alla scoperta di una manifestazione che valorizza i tradizionali giochi di strada, spingendo l’intera comunità ad una più profonda riflessione sul “senso del gioco” e mostrandocene  gli estremi: fra l’incanto e l’innocenza dei bambini e l’oscura dipendenza dei ludopatici.

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  • Il Progetto

    Con la pubblicazione del Bando SOCIAL FILM FUND CON IL SUD, frutto della collaborazione tra la Fondazione Apulia Film Commission e Fondazione CON IL SUD, si è creata la prima vera opportunità di collaborazione tra il mondo del Cinema e dell’Audiovisivo ed il Terzo Settore, due realtà fino ad oggi vicine ma mai connesse da una misura di finanziamento pubblica.

    Il SOCIAL FILM FUND CON IL SUD,  nato dal comune interesse di Fondazione Apulia Film Commission e Fondazione CON IL SUD di "raccontare per immagini" il Sud Italia attraverso i fenomeni sociali che lo caratterizzano, rappresenta quindi una stimolante e pionieristica occasione di incontro tra il mondo della produzione audiovisiva professionale e lo straordinario universo del sociale per raccontarlo e promuoverlo. “Aspettando la Cuccagna”, progetto tra i 10 selezionati su circa cento produzioni del centro e sud Italia, è il titolo del documentario realizzato dalla casa di produzione audiovisiva La Kinebottega di Brindisi, in partenariato con l’Associazione Culturale Casarmonica di Ceglie Messapica, la Cooperativa Sociale Oasi Onlus di Mesagne,  l’Associazione Ricominciamo Insieme di Latiano e  con il supporto e la consulenza scientifica del Dipartimento per le Dipendenze Patologiche- SERD dell'A.S.L. di Brindisi, per la regia di Simone Salvemini e con le musiche originali di Mirko Lodedo. Questa collaborazione ha avviato un percorso di approfondimento culturale e sociale che ha portato alla realizzazione di un documentario creativo  sulla tematica del GIOCO, rappresentato attraverso le sue diverse, dissonanti sfaccettature e prospettive.

    SINOSSI

    La comunità di Ceglie Messapica, piccolo gioiello nella Valle d’Itria, aspetta l’estate per celebrare una grande manifestazione popolare ormai consolidata: il “Festival dei Giochi” che ogni anno riesce a coinvolgere migliaia di persone, spinte dall’unico desiderio di giocare per le strade assolate. Bimbi e anziani, artisti e dottori, musicisti e trampolieri, politici e contadini. Per cinque giorni si gioca in tanti modi. Tra i volontari ed i partecipanti a queste strampalate imprese ci sono ragazzi inclusi nel progetto SPRAR , Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati.Ognuno con la sua storia, ognuno con il suo vissuto, giocano sotto lo sguardo attento e benevolo del Capo-Banditore Mirko Lodedo,  compositore, musicista e “pifferaio magico”. Mirko ci guida alla scoperta di una manifestazione che valorizza i tradizionali giochi da strada, spingendo l’intera comunità ad una più profonda riflessione sul “senso del gioco”. Tra stupore e sogno, tra incanto e azzardo. L’Albero della Cuccagna è lì, come ogni anno, pronto per essere scalato. Con il suo carico di sogni e frustrazioni, aspettative e desideri. A vincere sono in pochi, per tutti gli altri resta la meraviglia o l’illusione.

  • Sinossi

    La comunità di Ceglie Messapica, piccolo gioiello nella Valle d’Itria, aspetta l’estate per celebrare una grande manifestazione popolare ormai consolidata: il “Festival dei Giochi” che ogni anno riesce a coinvolgere migliaia di persone, spinte dall’unico desiderio di giocare per le strade assolate. Bimbi e anziani, artisti e dottori, musicisti e trampolieri, politici e contadini. Per cinque giorni si gioca in tanti modi. Tra i volontari ed i partecipanti a queste strampalate imprese ci sono ragazzi inclusi nel progetto SPRAR , Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati.Ognuno con la sua storia, ognuno con il suo vissuto, giocano sotto lo sguardo attento e benevolo del Capo-Banditore Mirko Lodedo,  compositore, musicista e “pifferaio magico”. Mirko ci guida alla scoperta di una manifestazione che valorizza i tradizionali giochi da strada, spingendo l’intera comunità ad una più profonda riflessione sul “senso del gioco”. Tra stupore e sogno, tra incanto e azzardo. L’Albero della Cuccagna è lì, come ogni anno, pronto per essere scalato. Con il suo carico di sogni e frustrazioni, aspettative e desideri. A vincere sono in pochi, per tutti gli altri resta la meraviglia o l’illusione.

  • La Casa di Produzione

    LA KINEBOTTEGA

    Fondata a Brindisi nel 2004 da Simone Salvemini, La Kinebottega è una casa di produzione cinematografica e audiovisiva indipendente, operante anche nel campo della formazione audiovisiva e nell’organizzazione di eventi a carattere cinematografico.  Sin dalle prime produzioni la linea autoriale dell’azienda si è coerentemente sviluppata   attraverso progetti di cortometraggio e documentario sociale. Tra le oltre 40 opere prodotte, molte di esse hanno affrontato tematiche sociali di grande impatto mediatico : l’integrazione degli immigrati nel nostro tessuto sociale, la condizione della donna, l’emergenza ambientale e la salute dei cittadini, le migrazioni , l’educazione dei giovani ai temi della legalità ed alla prevenzione dalle dipendenze, le disabilità psico-fisiche e mentali, il dilemma dei cervelli in fuga. A queste si sono intervallate altrettante opere brevi in cui le storie narrate sono diventate emblematiche della ricchezza di umanità della gente della nostra terra divenendo esempi di antropologia visuale; in altre opere è la bellezza paesaggistica e lo straordinario valore storico, culturale, artistico del nostro territorio a fare da protagonisti.  Tra queste si segnalano quelle maggiormente riconosciute e premiate in festival nazionali ed internazionali  e di cui Simone Salvemini è autore, regista e produttore:“I Fratelli Semaforo” (2002), “Tonino Funtò”  (2005); “Liturgia della Bancarella” (2005); “Il Giorno che Verrà” (2013, Italia-Francia); “L’Approdo delle Anime Migranti” (2013), in onda anche SKY ARTE HD.La sceneggiatura del primo lungometraggio di finzione dal titolo “Via XX Settembre” ha ottenuto dal MIBACT - Direzione Generale Cinema, il prestigioso riconoscimento di “Film di Interesse Nazionale per l’Alto Valore Culturale e Sociale”.
  • Il Regista

    Simone Salvemini (Brindisi 09/09/1973) laureato a Torino in Scienze della Comunicazione, lavora come assistente alla regia nel film "Sangue Vivo" di Edoardo Winspeare (2000) e nella sit-com "Bradipo" di Marco Pozzi (2001). Dal 1993 al 1996 studia recitazione presso il Teatro Nuovo di Torino. Nel 1999 si diploma in sceneggiatura presso il "Centro Lab" di Roma, studiando con Giuseppe Tornatore, Umberto Marino e Roberto dal Prà. Dal '99 scrive, dirige e monta  i suoi corti e documentari, riconosciuti in numerosi festival internazionali. Ideatore e  direttore artistico del BRIFF - Brindisi International Film Festival. Dal 2007 Salvemini è membro del CNC ITALIA – Centro Nazionale del Cortometraggio. Vive a Brindisi dove insegna cinema nelle scuole.
  • I Partner di Progetto

    Associazione Culturale CASARMONICA

    Nasce a Ceglie Messapica nell’ottobre del 2003 con l’intento di promuovere la produzione musicale contemporanea. Da allora opera sull’intero territorio nazionale realizzando co-produzioni teatrali e musicali tra le quali ricordiamo in questa sede  il “Grande racconto” del 2003 e la coproduzione “Senza Piume” (vincitore del Premio Eolo - migliore novità del teatro ragazzi italiano del 2010). Casarmonica si avvicina poi al mondo cinematografico realizzando le colonne sonore per “L’anima attesa” di Edoardo Winspeare, “ Giardini di Luce” di Davide Pepe e diversi documentari di Simone Salvemini.Accanto al mondo delle produzioni musicali  in parallelo realizza a Ceglie Messapica  il Festival dei Giochi. L’evento,  giunto ormai alla 15^ edizione, rappresenta uno degli appuntamenti immancabili dell’estate in Valle d’Itria come confermano ad oggi le circa quindicimila presenze nei suoi cinque giorni di laboratori, concerti ed eventi collaterali.Il Festival dei Giochi nasce con l’obiettivo di rimettere al centro della comunità il valore del gioco in strada. Un valore legato al principio di inclusione, di socialità, di relazione intergenerazionale tra bambini e adulti. Il Corteo del Piccolo Popolo e la Cerimonia Inaugurale nella storica Piazza Plebiscito fanno da preludio all’ offerta ludica che si articola in  due diverse categorie:
    • giochi legati alla tradizione come curri (trottole), petrudde (gioco di origine messapica il cui obiettivo è realizzare una serie di combinazioni tramite cinque pietre), carrittun (carrettoni, macchine realizzate con legnami di scarto e cuscinetti a sfera che fanno da ruote), Jamm’ Salam ( la campana), etc;
    • giochi “big size” ovvero giochi in scala maggiorata come: la pista delle biglie (realizzata in collaborazione con l’azienda ludica Quercetti, lunga 100 metri); lo shangai gigante; il grande tiro alla fune di 200 metri con la capienza massima di 400 persone; infine il palo della cuccagna,  gioco sovrano ed emblema e metafora della ricerca della felicità.
    Nel tempo il Festival dei Giochi ha poi assunto una connotazione sociale in netta opposizione al fenomeno crescente dell’ “azzardopatia”. Dal 2015 ha promosso la campagna “Il gioco rende liberi”, contro l’utilizzo del gioco nella sua accezione negativa. Numerosi gli ospiti a supporto di questa iniziativa, tra tutti ricordiamo Nadia Toffa, giornalista che per anni ha indagato sulle dinamiche e gli effetti negativi di VLT, Slot Machine e Gioco d’azzardo patologico.Tra gli effetti positivi del Festival dei Giochi sul territorio segnaliamo la creazione di una community di volontari under 25,  che ad oggi ha raggiunto il numero di 110 giovanissimi. Adolescenti che supportano il festival e di cui ne sono orgogliosamente volto principale.Contatti: Associazione Culturale CASARMONICA, Via Quasimodo s.n.   72013 Ceglie Messapica (BR)                 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   pagine FB:  Casarmonica ;   Festival dei Giochi Cooperativa Sociale OASI Onlus La Cooperativa Sociale “Oasi” dal 1986 opera in favore dei minori italiani e stranieri in situazioni di  disagio, rischio di devianza, abbandono, maltrattamenti, abusi o incuria e al sostegno delle loro famiglie.Si avvale di una propria équipe socio-psico-pedagogica e di uno staff operativo formato da personale qualificato e con esperienza pluriennale.Oasi, recependo l’esigenza del territorio, ha ampliato e differenziato l’offerta di accoglienza ed attualmente fornisce servizi di:
    • comunità educativa di tipo famigliare per minori di età compresa tra i 3 e i 12 anni;
    • comunità educativa di tipo familiare per minori di età compresa tra i 13 e i 18 anni,
    • comunità alloggio per gestanti e madri con figli;
    • centro socio educativo diurno.
    Dal 2008 la Coop. Oasi svolge per conto di diversi Enti Locali (tra cui il Comune di Bari, Taranto, Brindisi, Lecce) il servizio di accoglienza e integrazione di minori stranieri non accompagnati e nuclei monoparentali e dal 2011 è in Convenzione con il Comune di Bari per lo svolgimento del suddetto servizio.Nel corso degli anni sono stati realizzati diversi progetti mirati ad ottimizzare i servizi offerti e a creare nuove opportunità lavorativo/formative per i minori ospiti.  Tra questi si ricordano:
    • Il Laboratorio di Falegnameria “Piripim piripam”, rivolto alla prevenzione delle tossicodipendenze ed il Laboratorio di Pasticceria avviato nel 1992, divenuto dieci anni dopo il Ristopub “Goloasi”, rivolto ai minori ospiti della comunità che hanno già adempiuto all’obbligo scolastico;
    • PROGETTO “ALBACHIARA: GIOVANI IN VIAGGIO PER UNA SOCIETA’ RESPONSABILE” realizzato in collaborazione con il gruppo Abele di Torino e con la provincia di Pistoia- Finanziato dal Ministero per le Politiche giovanili.
    • PROGETTO “UN LAVORO PER UN FUTURO” in collaborazione del Comune di Bari - Ripartizione Solidarietà Sociale – Ufficio Immigrazione, progetto di inclusione lavorativa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il finanziamento di interventi finalizzati all’inserimento socio-lavorativo di minori stranieri non accompagnati.
    Dal 2015 la Cooperativa OASI è Ente Attuatore del Progetto di accoglienza ed integrazione per minori stranieri “Un Oasi a Mesagne” SPRAR - Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, finanziato dal Ministero dell’Interno in partenariato con il Comune di Mesagne.Contatti: Cooperativa Sociale OASI a.r.l. Onlus, Via Brodolini, 57,    72023 Mesagne (BR)  Tel/Fax 0831.776577     Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.      www.cooperativasocialeoasi.itAssociazione  RICOMINCIAMO INSIEMEL’Associazione Ricominciamo insieme nasce nel 2016, con lo scopo di promuovere  la prevenzione ed il recupero dalle dipendenze comportamentali. Tra le principali finalità associative c’è quindi  quella di svolgere attività di sensibilizzazione rispetto alla problematica del Gioco d’Azzardo Patologico.In quest’ambito l’Associazione, attraverso il  dialogo con i soggetti che si occupano di tale tematica sia in ambito istituzionale che di volontariato, ha già svolto attività sul proprio territorio di riferimento  organizzando alcuni incontri sulla ludopatia in collaborazione con il Comune di Latiano.Ha inoltre avviato il progetto “Residenza”, con cui l’Associazione intende svolgere attività di trattamento delle dipendenze comportamentali patologiche specifiche di alcolismo e ludopatia.Tale progetto prevede una struttura di residenza per la cura delle persone ed un percorso di supporto alle famiglie.Grazie un percorso step by step gli utenti possono recuperare la propria indipendenza.I nostri obiettivi sono:
    • motivare il cambiamento,
    • individuare le problematiche personali che potrebbero essere causa di una ricaduta;
    • fare una disamina per valutare le esperienze negative del passato e gli obiettivi positivi del futuro;
    • essere di aiuto alle famiglie per affrontare e gestire la dipendenza del paziente.
     
    Contatti: Associazione Ricominciamo Insieme, Via Torre S. Susanna n. 110    72022  Latiano (BR)                 Tel.  392/0469700  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.      www.ricominciamoinsieme.com
  • Supporto e Consulenza Scientifica al Progetto

    DIPARTIMENTO PER LE DIPENDENZE PATOLOGICHE - SERD dell'A.S.L. di BRINDISI

    Il Servizio per le Dipendenze Patologiche dell’A.S.L., svolge le attività riconducibili all’area di intervento delle dipendenze da sostanze di abuso legali (alcool, tabacco, e taluni psicofarmaci), illegali (eroina, cocaina, cannabis, exstasy ed altre droghe) e del Gioco d’Azzardo Patologico (GAP).Alla Struttura fanno capo i SERD, i quali costituiscono le strutture di riferimento nel territorio provinciale dell’A.S.L. per gli utenti e per le loro famiglie e garantiscono interventi di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento. I SERD assicurano  la disponibilità dei principali trattamenti di carattere psicologico, socio-riabilitativo e medico-farmacologico. Gli interventi effettuati sono gratuiti. Per l’accesso al servizio non è necessaria alcuna prescrizione da parte di altri Servizi Sanitari.Tra le sue molteplici attività il SERD effettua azioni di prevenzione ed informazione rivolti al mondo della scuola ed ai giovani dove il SERD è attivo grazie al progetto “Il  gioco della rete, che promuove la salute”, un Programma di Educazione alla Salute, realizzato in collaborazione con la Regione Puglia- Assessorato al Welfare e l’Ufficio Regionale Scolastico per la Puglia, con l’obiettivo di fare prevenzione dalle dipendenze comportamentali e dai rischi legati all’uso improprio di telefoni cellulari, internet, videogiochi e contrasto al gioco d’azzardo.Gioco d'Azzardo Patologico (G.A.P.)Il servizio è dotato di una equipe multidisciplinare dedicata. Svolge tutte le azioni necessarie a prevenire e gestire il gioco d’azzardo patologico, in rete con le altre agenzie presenti sul territorio. La metodologia di intervento clinico è basata sulla definizione di progetti terapeutici riabilitativi individualizzati di tipo medico, psicologico, psicoterapeutico individuale, di gruppo, di coppia e familiare. L’accesso al servizio è diretto, non necessita di prenotazione CUP né di richiesta medica. Il servizio opera nel rispetto della privacy e là dove richiesto dell’anonimato.  E’ possibile contattare il Servizio telefonicamente al numero 0831 536606 nei seguenti giorni e orari:-  lunedì - mercoledì - giovedì - venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 -  giovedì pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 16.30Riferimenti: Dott. Ottaviano Conte Direttore facente funzione della Struttura Sovradistrettuale Dipendenze Patologiche BrindisiDott.ssa Cosima PoliCoordinatore G.A.P.  – SERD  BrindisiContatti:  SERD Brindisi Via Santa Teresa, 7  - 72100 BRINDISI                     telefono: 0831 536603/fax: 0831 536604  email:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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San Donaci '57 (documentario - teaser)

San Donaci è un piccolo paese contadino dell’entroterra pugliese, al confine tra le province di Brindisi, Lecce e Taranto, in quella zona del Salento dove il vino è prezioso come l’oro. Un posto pacifico in cui si cresce all’ombra degli ulivi secolari e si aspetta settembre per annusare l’odore dolciastro del mosto, simbolo del profondo legame tra questa fiera comunità e la sua florida terra. La vendemmia è ogni anno un momento fondamentale per determinare il destino economico e sociale dei sandonacesi.

Ma nell’estate del 1957 la bellezza di questo rito, tramandato di generazione in generazione, fu interrotto bruscamente da un drammatico fatto di sangue.

Quell’anno, a partire dagli ultimi giorni di agosto, l’eccessivo ribasso del prezzo dell’uva aveva determinato una serie di manifestazioni di malcontento dei contadini, scesi nelle piazze dei limitrofi paesi di Torchiarolo, San Pietro Vernotico e Cellino San Marco per scioperare contro chi voleva ridurli alla fame. Di giorno in giorno la protesta cresceva. Furono incendiati alcuni edifici, l’ufficio del dazio e del collocamento, determinando la reazione delle forze dell’ordine che a San Pietro avevano sparato ferendo gravemente alcuni manifestanti.

Il 9 settembre il dissenso si spostò a San Donaci. Dopo una mattinata di scontri tra Polizia, Carabinieri e rivoltosi, nel pomeriggio giunse in paese una unità speciale capeggiata dall’Ispettore Rateni che diede ordine di sparare ad altezza d’uomo. In pochi tragici minuti furono colpiti a morte tre giovani braccianti: Antonia Calignano, Mario Calò e Luciano Valentini.

Poi tutto si fermò.

Chi ricorda ancora, sessant’anni dopo, quello che la stampa nazionale definì “l’eccidio di San Donaci?”

Per i giorni successivi a quegli accadimenti, tutte le grandi personalità del tempo si occuparono di questa vicenda; tra gli altri, l’allora Ministro degli Interni Fernando Tambroni, Giuseppe Di Vittorio, Giorgio Napolitano, Giorgio Bocca ed un giovane Sandro Curzi.

Cosa accadde dopo? Quali conseguenze determinò quell’avvenimento? A chi interessa più questa storia?

Fabrizio Saccomanno è un autore ed attore teatrale da molti anni impegnato nella ricerca e nella conservazione della memoria come elemento cardine per interpretare la complessità dell’attuale società.

I suoi monologhi sono pietre. Le sue storie, la sua gestualità, i suoi occhi ipnotizzano e catturano chi assiste alle sue performance in uno spettacolo denso di riflessione e coinvolgimento emotivo. Dopo aver letto “La guerra del Vino”, il libro di Alfredo Polito e Valentina Pennetta che ricostruisce con dovizia di particolari i fatti del ’57, Fabrizio inizia a scavare, così come è abituato.

L’obiettivo è realizzare uno spettacolo teatrale che riporti alla luce quelle immagini dimenticate. Incontra gli autori della pubblicazione, gli storici e gli esperti, chi ha custodito e raccolto le memorie di quanto accaduto, i testimoni del tempo; quei giovani, ormai divenuti vecchi, in grado di fornirgli qualsiasi indizio utile a ricostruire un mondo ormai perso.

Nel settembre del 2017 nasce “Sangue di quella terra”.

Quello che segue è un piccolo studio, un'anticipazione del suo intenso percorso.

SCHEDA TECNICA

Produzione: Kinebottega e Comune di Sandonaci

Durata : 7 min 33 sec

Anno di produzione: 2017

Scritto, girato e montato: Simone Salvemini con l’amichevole partecipazione di Fabrizio Saccomanno

Direttore di produzione: Emanuela Mola

Aiuto regia, fonico e grafica: Francesco Lacorte

Musiche originali: Giuseppe Cassaro

Grazie a: Domenico Fina, Gianluca Zurlo, Agnese Baldassarre, Alfredo Polito, Valentina Pennetta, Fabrizio Saccomanno, Laura Scorrano, URA Teatro, Cantina San Donaci, EchiVisivi, Azienda Agricola Chiarivì, Apulia Film Commission, Cineporti di Puglia - Lecce, Archivio di Stato Brindisi, Marco Pagano, Vito Antonio Leuzzi, Pietro Caprioli, Severino Garofano, Osvaldo Marangio, Don Marco Fina, Vincenzo Coppola, Gaetano Lolli, Antonio Pennetta, Michele Devita, Diego Brancasi, Famiglia Petrosillo, Associazione Terza Età San Donaci, Amministrazione di San Donaci; i familiari, i parenti, i testimoni dei tragici fatti del '57.

Dedicato al ricordo di Antonia Calignano, Mario Calò, Luciano Valentini

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