Gal Terra dei Messapi

FESTA GAL
 
Dal 12 al 15 dicembre prenderà il via la “Festa della Ruralità” del GAL Terra dei Messapi che si terrà presso il multisala Andromeda Maxicinema di Brindisi.

L’evento, voluto fortemente dal Gruppo di Azione Locale “Terra dei Messapi”, presenterà gli obiettivi raggiunti nella programmazione annuale 2007-2013.

L’iniziativa sarà principalmente una festa, ma anche un momento di condivisione con tutti gli attori locali, pubblici e privati, responsabili, quanto gli operatori del Gal, dei risultati conseguiti durante la programmazione annuale.

Dal 12 e fino al 15 dicembre, all’interno del multisala Andromeda Maxicinema di Brindisi, saranno allestiti degli stand espositivi di promozione territoriale per opera delle Pro Loco degli otto Comuni del Gal “Terra dei Messapi”: Cellino San Marco, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, San Donaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico e Torchiarolo. Oltre all’esposizione dei prodotti enogastronomici della “Terra dei Messapi”, saranno esposte anche le opere artigianali dei maestri locali.

Il 15 Dicembre si svolgerà l’evento finale, inizio ore 19.00, presso la sala 5 dell’Andromeda Maxicinema. Saranno esposte in modo sintetico tutte le attività svolte e gli obiettivi raggiunti dal GAL durante la programmazione 2007-2013. Una favolosa narrazione, ” Artas & Shadak –  Origine dei Messapi”, racconterà la genesi del popolo messapico, otto video-documentari mostreranno e promuoveranno le bellezze di ciascun Comune e infine un interessante cortometraggio ci ricorderà i benefici e le buone abitudini della dieta Mediterranea. Contestualmente sarà consegnata la trozzella (simbolo del Gal “Terra dei Messapi”) agli aderenti della Carta dei Servizi Turistici GAL; inoltre i partecipanti dei Laboratori informativi riceveranno gli attestati di frequenza.

In attesa del grande evento del 15 dicembre ecco il trailer del cortometraggio “La Terra dei Messapi” di Simone Salvemini, buona visione!

  • San Donaci

    Prima tappa: San Donaci.
    Parte il viaggio alla riscoperta del nostro emozionante territorio. Arie stise e tradizioni popolari, vino d'eccellenza e specialità culinarie, Li Paduli e San Miserino, antiche masserie e mobilità lenta, generazioni a confronto accomunate dalla passione per la terra d'origine : piccoli momenti di intensa felicità.
    Viva la Terra dei Messapi!

  • Francavilla Fontana

    Seconda tappa: Francavilla Fontana, la città degli Imperiali.
    Aristocratica e religiosa, popolare e contadina, specchie millenarie e logge barocche, ulivi secolari e canti tradizionali. Un giovane mastro cartapestaio, un architetto dagli occhi trasognanti, una coppia di artigiani che si tramanda da generazioni il segreto del "Riccio dell'Amore" sono state le preziose guide nel nostro suggestivo viaggio tra le mura dell'antica città edificata al centro della Terra d'Otranto.

  • San Pancrazio Salentino

    Terza tappa: San Pancrazio Salentino.
    La vendemmia è un momento molto atteso dell'anno. Tradizione ed innovazione si uniscono per generare uno dei vini più buoni della penisola salentina. Santo, prepara le "chinuliddre", nel suo storico forno. Sara, giovane ed entusiasta archeologa, ci mostra i piccoli segreti della "Grotta dell'Angelo" e ci guida nella chiesa di Sant'Antonio dove campeggia il potente affresco che testimonia l'assalto dei Turchi ed il martirio di Cria. Masserie didattiche, originali percorsi enogastronomici, laboratori che rivalutano antichi mestieri artigianali in via d'estinzione: una comunità che difende con passione ed orgoglio le sue tradizioni contadine.

  • Cellino San Marco

    Quarta tappa: Cellino San Marco.
    Albano Carrisi è un artista molto generoso, nato e vissuto nella campagna, non ha mai omesso le sue umili origini; anzi, ne ha fatto un punto di forza per esaltare la tenacia, la passione e la determinazione tipiche della civiltà contadina. Sulle stesse solide basi, Angelo Maci ha costruito una delle realtà vitivinicole più importanti d'Italia.
    "La nobiltà del contadino" è il tema di questo episodio, impreziosito dalle riflessioni storiche del professor Caprioli, dall'entusiasmo della vendemmiatrice Pierina, dall'impegno di Alberico De Lorenzo e dalla semplicità di Salvatore De Luca: un agricoltore tanto appassionato al suo lavoro da diventare sindaco di questa fiera e laboriosa comunità.

  • Latiano

    Quinta tappa: Latiano.
    Il Beato Bartolo Longo è uno dei simboli più potenti di questa città. Un territorio emotivamente molto legato alla sacralità di alcuni luoghi storici e di certe radicate tradizioni che si tramandano di generazione in generazione. La dottoressa Rita Caforio ci apre le porte del Palazzo Imperiali con la sua splendida quadreria ed una biblioteca ricca di storia. La stessa passione per la memoria che ritroviamo nelle parole di Vittoria Ribezzi del Museo Ribezzi Petrosillo, e del'archeologo Christian Napolitano, nostra guida per Muro Tenente. Amare le proprie radici significa anche tramandare mestieri e sapori che potrebbero scomparire: le mani esperte di Nicola e Antonio ci hanno mostrato l'arte di costruire cesti e cannizzi. La signora Isabella (supportata dal vulcanico marito) insegna alle giovani generazioni come preparare e diffondere alcune prelibate eccellenze enogastronomiche: le famose "stacchiodde" e la straordinaria "pasta reale".

  • Torchiarolo

    Sesta tappa: Torchiarolo.
    Questa parte della terra messapica è tra le più belle e tra le più bistrattate. L'antica Valesio, nascosta nel sottosuolo, è un patrimonio inestimabile che abbiamo il dovere di riscoprire. I pescatori della Marina di Torre San Gennaro insegnano il mestiere ai più piccoli, nella speranza che quei gesti tramandati dai padri non perdano nel tempo il loro valore necessario. Uliveti secolari, canti di orgoglio popolare, masserie e torri immerse nella vegetazione mediterranea, entusiasmo e passionalità, identità e lotta quotidiana: Maria Miglietta, poetessa contadina, simboleggia questa grande esplosione di vitalità.

  • Mesagne

    Settima tappa: Mesagne.
    Centro messapico con innumerevoli zone di pregio archeologico, Mesagne mostra in ogni suo angolo del centro storico la stratificazione culturale e sociale che ne ha determinato l'indiscussa bellezza. Difficile riuscire a raccontare in poco tempo tutte le storie, le leggende, le avventure vissute da questa terra nei secoli. Ci siamo fatti guidare dalla dolce Melina; abbiamo assistito al sontuoso corteo della "Fiera Medievale Franca", ammirando i costumi disegnati da Margherita; abbiamo ceduto all'assaggio del bocconotto mesagnese grazie alla pasticcera Daniela; ci siamo fatti trascinare dalle note e dalla vitalità della Banda Giovanile "Materdona Moro", una splendida realtà che unisce più generazioni messa in piedi con poesia e dedizione dal prof. Carlo Pezzolla. Dice Marusca: "Bisogna perdersi un pochino... per ritrovare qualcosa che forse è stato dimenticato".

  • San Pietro Vernotico

    Ottava ed ultima tappa: San Pietro Vernotico.
    Abbiamo avuto il privilegio di essere guidati dal prof. Pino De Luca , grandissimo appassionato di vita ed illustre salentino. Ci ha accompagnato a scoprire la Biblioteca Melli, con i suoi preziosi volumi secolari, ci ha deliziato con i suoi racconti e con le ricette tradizionali. Il prof. Franco Verrienti ci ha riportato alle origini della pizzica, raccontandoci di un inedito Domenico Modugno, eroe culturale da riscoprire e valorizzare. Le ballate del gruppo "Santu Pietru cu tutte le chiai" ed il rap scatenato di Frank Fine e Mister Franco, ci rammentano una volta di più quanto sia stata importante la musica per questa nostra spettacolare terra.

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